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Una doppia recensione

Salve carissimi lettori,

ebbene finalmente ci siamo! Concludiamo definitivamente (e con mia grande tristezza mista ad un senso di soddisfazione) l'amatissima saga di Victoria Aveyard "Regina Rossa". Nelle recensioni degli altri romanzi vi avevo già comunicato che avevo intenzione di fare un'unica recensione che unisse le due raccolte di racconti, uscite subito dopo l'ultimo dei quattro libri principali della saga.

Come al solito vi lascio qui sotto immagini e informazioni sui libri, qualora vorreste leggerli anche voi. Nel caso in cui abbiate già letto i romanzi principali, potete tranquillamente acquistare anche solo "Broken Throne" dato che lì ci sono anche i due racconti "Queen Song" e "Steel Scars" contenuti in "Cruel Crown". In caso contrario vi consiglio di prenderli entrambi, perché in quest'ultima raccolta potete leggere anche un capitolo extra di "Spada di vetro"...

Buona lettura a tutti!

Vi devo però avvisare che purtroppo questi due libri sono inediti in Italia, ragion per cui potete trovarli soltanto disponibili in lingua inglese e altri idiomi europei.


-Autore: Victoria Aveyard

-Titolo: Cruel Crown

-Casa editrice: Harper Collins Publisher

-Numero pagine: 54

-Prezzo in euro: 10,00

-Data di pubblicazione: 2016

-Reperibilità: solo online (maggiormente reperibile su Amazon)














"Two women on either side of the silver and red divide tell the stories no one else knows"


-Autore: Victoria Aveyard

-Titolo: Broken Throne

-Casa editrice: Orion Books

-Numero pagine: 468

-Prezzo in euro: 12,00

-Anno di pubblicazione: 2019

-Reperibilità: stessa di Cruel Crown


ATTENZIONE: Nel caso in cui acquistiate anche voi i libri su Amazon, vi avviso che i prezzi potrebbero variare leggermente in base ai costi di spedizione ecc..









"This war is far from over, and my job is far from done."

Partiamo da "Cruel Crown"...


UNA REGINA DIMENTICATA

Leggere il diario di Coriane Jacos per me è stato un vero colpo al cuore. Per chi di voi non la conoscesse vi introduco un momento il personaggio. Coriane Jacos è insieme al fratello Julian erede di uno dei casati nobiliari di Norda, purtroppo caduto in disgrazia. Sono ovviamente argentei e la loro abilità consiste nel manipolare gli altri ammaliandoli con la voce (detti appunto maliardi). Coriane è una ragazza semplice nonostante le sue origini, con una passione insolita per la meccanica, una persona dal carattere molto dolce, che con la sua personalità attira l'attenzione del giovane Tiberias e per tale motivo subisce le angherie di... indovinate chi?

Ma ovviamente di Elara Merandus! Ve l'avevo detto che la mia amatissima regina sussurrante sarebbe tornata. Da principio si limita a lanciarle frecciatine, ma poi quando Tiberias decide di sposare Coriane, con grande sorpresa di tutti, Elara comincia a tirare fuori le unghie. Sfrutta i suoi poteri di sussurrante per minare la salute mentale e fisica della regina Coriane, indebolendola in tutti i modi possibili. Non ci viene detto esplicitamente, ma nel corso del suo matrimonio la povera Coriane ha due aborti, che credo siano stati causati in parte dall'influenza negativa e terribile di Elara. Per fortuna Coriane riesce al terzo tentativo a dare alla luce un figlio sano, tuttavia la sua mente vacilla sotto i tormenti costanti della sua rivale, di cui non riesce a sbarazzarsi, in quanto gli attacchi di un sussurrante non lasciano alcun segno visibile da portare come prova, per cui Coriane viene creduta pazza dalla maggior parte degli argentei infami e nel frattempo il casato Merandus si avvicina sempre di più al re.

Nonostante lei tenti di lottare duramente per sopravvivere, alla fine cede sotto i colpi di Elara, regalandoci un finale davvero triste. La maggior parte dei diari di Coriane sarà bruciata dalla Merandus, insieme a tutto ciò che possa ricordare lei o il suo casato.

In questo racconto la figura di Elara Merandus emerge come l'olio dall'acqua, confermando quanto ho detto nelle recensioni precedenti, ovvero che il vero antagonista di tutta la storia è lei, anche se a compiere la maggior parte delle azioni è suo figlio Maven. Quantomeno lui dei rimpianti e un'accenno di rimorso, ed è per questo che la sua situazione è così spiacevole e ci porta a soffrire molto per lui. Elara invece agisce completamente a sangue freddo, sicura e convinta delle proprie azioni, fissa nel suo obiettivo di conquistare il potere e la corona, togliendo di mezzo Coriane e annientando chiunque si frapponga tra lei e la sua gloria.

Niente ragà è una grandissima stronza, lo so, ma io ne sono innamorata follemente.


UN ACCENNO A STEEL SCARS

Il secondo racconto, sinceramente, mi è piaciuto molto di meno rispetto all'altro, tuttavia è comunque interessante da leggere per approfondire il personaggio di Shade Barrow, fratello di Mare. Questo racconto è narrato dal punto di vista di Diana Farley e sarà l'unico focus che avremo di questo personaggio in tutta la saga, in più seguiremo gli spostamenti e le varie azioni intraprese dalla Guardia Scarlatta poco prima che avvenga il famoso incidente al Torneo delle Regine, durante il quale i poteri latenti di Mare si risvegliano per la prima volta. E' carino anche il fatto che l'autrice abbia voluto regalarci un piccolo focus sul rapporto che si sviluppa tra Shade e Diana nel corso del racconto, ma a parte questo non ho altro da aggiungere su "Steel Scars".


E ora passiamo a "Broken Throne"

In questo libro potrete trovare una raccolta interessante di materiale con cui ricostruire la storia del worldbuilding creato da Victoria, ripercorrere tutta la dinastia dei Calore attraverso vita, morte e miracoli di precedenti re e regine importanti di Norda e scoprire cosa sia successo di preciso e come certi esseri umani abbiano sviluppato queste abilità soprannaturali che hanno permesso loro di diventare l'élite della società, ricostruita dopo la catastrofe.

Di tutto il libro ho scelto di recensirvi due racconti che mi sono particolarmente piaciuti, in quanto sono più incentrati sull'introspezione dei personaggi, piuttosto che sugli eventi che seguono alla conclusione della trama in "Tempesta di Guerra".


CUORE DI FERRO

Partirò dal personaggio più sorprendente di tutta la saga intera, ovvero la magnetron Evangeline Samos, che dopo la morte del padre e la fuga insieme al fratello Ptolemus, alla curapelle Wren Skonos e all'amata portaombra Elaine, si sta godendo il caldo sole della libera repubblica di Monforte anche se non potrà farlo per molto.

Il cuore di Evangeline, che a questo punto abbiamo visto essere ben più che una semplice figlia di papà viziata e crudele, sarà messo di nuovo alla prova con la questione dell'abdicazione. Anche se Volo Samos è ormai cibo per i pesci, la regione degli Squarci resta ancora un regno e i due figli di Samos ne sono i prossimi successori. Ptolemus ha meno problemi rispetto alla sorella, dato che senza ripensamenti sceglie, invece della corona che gli spetterebbe di diritto, l'amore per Wren. Evangeline, nonostante ami davvero Elaine e il suo desiderio di trascorrere una vita serena con lei sia sincero, vive dei momenti di sconforto e di ripensamenti continui, che la portano a scontrarsi sia con l'amata che con il buon Carmadon. Potrebbe sembrarci tutto assurdo, ma ricordiamoci che Evangeline è un'argentea, cresciuta in un contesto rigido in cui i valori di onore, rispetto per il proprio casato e affermazione della propria superiorità sui rossi le sono stati inculcati fin da bambina, valori che cozzano profondamente con la repubblica di Monforte, dove argentei e rossi hanno gli stessi diritti e dove non c'è alcuna suddivisione in base al colore del sangue. Valori che Evangeline vorrebbe rifiutare per stare con Elaine, ma che di fatto non riesce mai ad abbandonare del tutto. Dal suo racconto evinciamo che forse un giorno la nostra magnetron ci riuscirà, ma dovrà passare parecchio tempo ancora.

Nonostante ciò, Elaine riesce comunque (e per fortuna) a convincere Evangeline di rinunciare al trono, ponendo definitivamente la parola "fine" al progetto ambizioso di suo padre, conquistando la tanto temuta quanto desiderata libertà.

In questo racconto appare di nuovo Larentia Viper, madre di Evangeline, ormai ridotta in disgrazia a causa degli eventi. In un dialogo molto amaro, vediamo Evangeline cercare di ragionare con la madre e spiegarle che ormai Norda non sarà mai più la stessa di prima, ma da brava argentea orgogliosa e cocciuta, Larentia si trincera nel suo astio, tagliando ogni tipo di rapporto con entrambi i figli, sopratutto con Evangeline, incontestabilmente responsabile della morte del padre. Una scelta che, anche se non lo darà mai a vedere, farà soffrire molto la povera Eve dal cuore di ferro, insieme a numerose altre ferite ancora da sanare.


LA FINE DI MAVEN

E concludiamo con la parte più struggente di tutta la saga di Regina Rossa, ovvero l'ultimo dialogo tra il decaduto Maven e il fratello Cal.

Pensavate che Maven fosse morto durante lo scontro con Mare? Credevate che le nostre sofferenze fossero finite? E invece no, Victoria doveva chiudere questa saga assestandoci un ultimo gancio letale.

Nonostante Mare l'abbia creduto morto, Maven è vivo, imprigionato su un'isola remota lontano da tutti, dove non può più nuocere a nessuno. Teoricamente Cal avrebbe potuto finirlo tranquillamente, ma per l'ennesima volta è mosso da pietà per il fratello, che preferisce tenere imprigionato ma vivo, convinto che in un ultimo estremo tentativo possa ancora salvare il fratello dall'esecuzione che sia Norda che Monforte chiedono per lui.

Maven è consapevole dell'avvicinarsi della sua fine e lo vediamo solo, nel buio della sua cella, immerso nei suoi pensieri. La pietra silente è dolorosa per qualsiasi argenteo, in quanto annulla i poteri e indebolisce il corpo, ma per Maven è una consolazione. Grazie ai sussurri di sua madre, il ragazzo ha imparato a resistere al dolore e allo stesso tempo la pietra silente zittisce la voce di Elara nella sua testa, dandogli qualche attimo di pace.

Il dialogo che segue con Cal è carico di dolore e rimpianti, un continuo tira e molla in cui Cal cerca disperatamente di scorgere anche solo l'ombra del ragazzo gentile e buono che un tempo era Maven, cercando un qualsiasi piccolo pretesto per poterlo salvare, nonostante le atrocità da lui perpetrate.

Ed è proprio alla fine di questo dialogo, quando ormai la sorte del figlio di Elara è sancita definitivamente, che a noi lettori viene il dubbio. Maven ci appare perfettamente consapevole del fatto che se non mostra a Cal neanche un minimo segno di pentimento verrà condannato a morte e anche dinanzi ad un unico spiraglio di salvezza, il re decaduto continua a ribadire che la sua anima è votata alla distruzione e che se ne avesse la possibilità rifarebbe tutto daccapo, incluso cospirare per uccidere il suo stesso padre. Lo vediamo sputare veleno addosso al fratello, che incassa ogni colpo senza rispondere all'odio con altro odio, fino a quando non convince Cal ad accettare il fatto che il suo amato fratello non può essere salvato, ma è davvero questa la realtà delle cose?

La crudeltà di Victoria Aveyard su questo punto sta proprio nel lasciarci il dubbio. Maven non poteva essere salvato per davvero, o è stato lui stesso a comportarsi in maniera tale da poter morire e finalmente liberarsi dal giogo di sua madre?

Qualunque sia la verità una cosa resta inopinabile, ovvero che mentre Elara Merandus sarà dimenticata da tutti e il suo nome di perderà nelle sabbie del tempo, la memoria di Maven resterà sempre e comunque viva nel cuore di Cal e Mare, perché nonostante tutto, Maven Calore ha continuato ad avere quello che la regina Elara non ha mai avuto, ovvero l'amore di chi gli ha sempre voluto bene.

Bene, amati lettori, la mia recensione su questi due piccoli gioielli termina qui. Vorrei poter trovare le parole giuste per esprimere quanto io abbia amato fin dal primo libro questa saga, quanto mi abbia fatta sognare e quanto mi abbia ispirata nel profondo, ma purtroppo credo che niente di quello che potrei scrivere sia sufficiente, per cui lascio che siano le mie recensioni a parlare per il mio cuore, sperando che abbia saputo intrattenervi, incuriosirvi e che magari anche invogliati a scoprirla voi stessi.

Per ora è tutto, vi mando tanti ringraziamenti, un bacio enorme a chiunque mi abbia seguita fino a qui e...alla prossima recensione!



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