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5 storie che sapranno spezzarvi il cuore

Aggiornamento: 3 mag 2020

Buonasera carissimi lettori,

dato che è passato un pò di tempo dall'ultima classifica che vi ho presentato, stasera vorrei proporvi cinque storie decisamente meno allegre rispetto all'ultimo libro che vi ho recensito, ma che nonostante spezzino il cuore ai loro lettori restano comunque storie che, personalmente, ho trovato davvero molto belle e commoventi.

Ci tengo ad avvisarvi che le tematiche trattate in questi libri non sono da considerarsi leggere e sono consapevole che non a tutti piaceranno.

Detto questo non mi resta che procedere e augurare una buona lettura a tutti.

Devo confessarvi che tutti i libri che sto per consigliarvi li ho letti ai cari vecchi tempi del liceo, ergo fui "obbligata" dalla mia professoressa di italiano, che oggi invece ringrazio con tutto il cuore per avermeli fatti conoscere, ed aver così ampliato il mio orizzonte letterario. Fu subito dopo la lettura di quei libri che scoprii il piacere della narrativa e il gusto di scoprire storie diverse dai fantasy a cui sono tanto attaccata.

Queste qui sono storie di vita, storie che fanno piangere ed emozionare, storie che di crescita personale e di forte impatto con tristi realtà.

Storie che, nonostante vi spezzino il cuore, vale comunque la pena di leggere...


NUMERO 5

"Come Dio comanda" di Niccolò Ammaniti

Per questa classifica ho deciso di partire dal libro che mi è piaciuto di meno, fino ad arrivare progressivamente a quello che ho letto anche più di una volta.

La storia narrata in "Come Dio comanda" è ambientata in un immaginario paese italiano, Varrano, dove i protagonisti sono Rino Zena e suo figlio tredicenne Cristiano. Rino è un simpatizzante dell'ideologia neonazista, beve ed è violento, ma è molto affezionato al figlio, che ha paura gli venga portato via dall'assistente sociale Beppe Trecca, che a buone ragioni tiene d'occhio l'uomo. Anche Cristiano ama suo padre, con il quale nonostante tutto ha un ottimo rapporto, essendo lui il suo unico punto di riferimento rimastogli, da quando sua madre lo ha abbandonato alle cure del padre.

Gli unici amici che lui e Rino conoscono sono Corrado Rumitz, detto Quattro Formaggi e Danilo Aprea. In seguito ad un crimine terribile perpetrato da Rumitz ai danni di una compagna di classe di Cristiano, il ragazzo vivrà un inferno. Con il padre ricoverato in ospedale in seguito ad un'emorragia cerebrale, scatenata dallo shock in seguito alla scoperta del crimine, Cristiano si adopererà per occultare le prove del crimine, convinto che sia stato suo padre a compierlo...

Qui, a parte il "giallo" che si è venuto a creare attorno all'agghiacciante crimine (di cui non voglio assolutamente spoilerarvi nulla perché sennò vi rovino le aspettative e per questo fidatevi, c'è molto più di quel che pensate), tutti i personaggi che vi ho citato hanno un passato drammatico che li ha portati alle condizioni in cui versano nel presente narrato. In particolare il background di Danilo Aprea e la psicologia di Quattro Formaggi sono quanto di più sconvolgente ci può essere in questo libro.


“Io e te siamo attaccati a un filo, lo capisci o no? E tutti lo vogliono spezzare. Ma nessuno ci riuscirà. Io sarò sempre con te e tu sarai sempre con me. E io aiuterò te e tu aiuterai me. Con il cervelletto che ti ritrovi non capisci che non bisogna mai mostrare la gola? Pensa alle tartarughe, pensa alle loro corazze. Pensa che devi essere così forte che nessuno ti può fare male.”



NUMERO 4

"Bianca come il latte, rossa come il sangue" di Alessandro d'Avenia

Questo libro mi è piaciuto davvero molto, come mi piace moltissimo la persona di Alessandro d'Avenia, tuttavia lo metto al quarto posto della classifica perché contiene un argomento a cui sono particolarmente sensibile e per tale motivo non me la sentirei mai di rileggerlo.

Il protagonista di questa storia è Leonardo, un ragazzo di 16 anni innamorato della compagna Beatrice, una bella ragazza dalla pelle bianca come il latte e i capelli rossi come il sangue. I rapporti che coltiva sono quelli con il migliore amico Niko, la migliore amica Silvia, segretamente innamorata di lui, "il Sognatore" ovvero il supplente di filosofia con il quale il ragazzo ha un rapporto inizialmente negativo, i suoi genitori e l'insegnante di religione.

La sua vita adolescenziale procede, quando ad un tratto viene a sapere che Beatrice è malata di leucemia. Da quel momento il suo mondo crolla e il ragazzo affronterà un radicale percorso di crescita personale e alla fine i suoi sentimenti prenderanno una piega inaspettata...

Vi ho sintetizzato molto la trama, questo libro per me è stato davvero un pugno al cuore e come ho già detto contiene una tematica che personalmente mi suscita le peggiori sensazioni mai provate, ma nonostante questo vi consiglio davvero di farvi per un momento il cuore d'acciaio e di leggerlo. A parte ciò che ruota attorno a Beatrice, le altre tematiche principali sono le relazioni adolescenziali, lo sviluppo personale e l'interrogativo sul senso della vita.


"Mi sono sempre chiesto perché amore e sangue avessero lo stesso colore: adesso lo so."



NUMERO 3

"I giorni della droga" di Alice D.

Questa storia, ahimè, non ha nulla di inventato ma è tratta dal diario di una ragazza davvero esistita negli Stati Uniti, durante gli anni '70, gli anni in cui droghe pesanti come l'eroina stavano facendo una strage tra i giovani.

La ragazza in questione è stata chiamata Alice per convenzione, dato che il diario originale è anonimo. Come si può chiaramente evincere dal titolo la storia è incentrata sulle vicende di questa ragazza, che entra a contatto con la droga per la prima volta durante una festa, quando le viene servito un cocktail nel quale era sciolta una pasticca di LSD. Prima dell'evento, Alice si comporta e scrive come una quindicenne normale e tranquilla, ma da quel momento in poi inizia la sua pericolosa e degradante scivolata verso il basso, dove a causa di scelte inconsapevoli, amicizie e amori sbagliati, Alice finirà vittima del terribile mondo delle droghe, arrivando a farsi di eroina e a prostituirsi per essa. Il libro ci da delle speranze di ripresa verso la fine, ma saranno esse autentiche o solo un triste abbaglio?

Se siete interessati potreste scoprirlo leggendo il libro...

Naturalmente la tematica della droga è quella trattata più ampiamente, tuttavia ce ne sono anche altre ugualmente importanti a livello sociale, come il desiderio di accettazione da parte degli altri, il desiderio di piacersi e piacere attraverso il proprio corpo e il sesso.

Spulciando su internet ho trovato una piccola curiosità: il titolo originale del libro è "Go ask Alice" ed è tratto dal verso di una canzone di un gruppo rock-psichedelico, i Jefferson Airplane, in cui si fa riferimento, come potete immaginare, alla storia di "Alice nel paese delle meraviglie" di Carroll.


"Tutti hanno raccontato la loro storia tranne me. La mia storia non è degna di essere raccontata. Tutto quello che posso fare è disegnare figure di mostri, di organi interni e odiare."



NUMERO 2

"La solitudine dei numeri primi" di Paolo Giordano

E siamo arrivati alla vetta della classifica, dove consegno la medaglia d'argento a questo romanzo, in cui le tematiche trattate sono varie e inoltre può vantare ben due premi: il premio Strega e il Campiello, entrambi consegnati nell'ormai lontano 2008.

I protagonisti di questa storia sono due, Alice e Mattia e le vicende dolorose che hanno segnato la loro infanzia e adolescenza, condizionandoli inevitabilmente nell'età adulta.

Alice della Rocca da bambina odiava profondamente lo sci, sport che il padre la forza a praticare, nutrendo grandi aspettative nei suoi confronti. Durante una gara, Alice finisce in un dirupo e a causa di tale incidente rimane gravemente ferita. Si riprende ma rimarrà zoppa per il resto della vita.

Mattia Balossino, invece, è un ragazzo davvero brillante, al contrario della sorella Michela, gravemente affetta da un ritardo mentale. A causa della sua "scomoda" gemella, Mattia vive isolato dai suoi compagni e una sera viene fortunatamente invitato ad una festa, alla quale però è costretto dai genitori a portare anche Michela. Per non passare l'ennesima serata isolato e preso in giro, Mattia lascia Michela al parco, convinto di poterla tranquillamente passare a riprendere più tardi, ma al suo ritorno Michela non c'è. Fino alla fine del romanzo non sapremo con certezza cosa le sia successo.

Questi due episodi affliggono in maniera drastica la vita dei due ragazzi. Alice, a causa della sua condizione, viene presa di mira dalle altezzose compagne di classe e sfoga le sue frustrazioni sulla propria alimentazione, diventando anoressica. Mattia a scuola è praticamente un genio della matematica, tuttavia il senso di colpa per la scomparsa di Michela lo opprime a tal punto da sfogarsi su sé stesso con atti di autolesionismo.

La storia segue le vicende tormentate di questi due sfortunati ragazzi fino all'età adulta e i loro destini ad un certo punto si incroceranno...

Qui ci sono diverse tematiche, come ho già accennato prima: anoressia, autolesionismo, bullismo, genitori oppressivi e tirannici, società che deride ed emargina chi è diverso, Paolo Giordano ha preso tutto ciò che può affliggere un essere umano nella società moderna e l'ha saputo piazzare in un romanzo davvero sorprendente.

Ho empatizzato davvero molto con i protagonisti, sopratutto con Mattia che, malgrado sia stato suo l'errore di lasciare Michela, credo che la colpa sia da imputare in parte anche ai genitori, talmente concentrati sui problemi della loro figlia da scaricare tutto sulle spalle di Mattia, che era pur sempre un bambino.

Per l'ampiezza di questa storia, mi piacerebbe che qualora qualcuno di voi l'avesse letta condividesse con me le proprie opinioni.

Fatemi sapere.


"C’erano passati attraverso in apnea, lui rifiutando il mondo e lei sentendosi rifiutata dal mondo, e si erano accorti che non faceva poi una gran differenza."



NUMERO 1

"Non ti muovere" di Margaret Mazzantini

E la medaglia d'oro va proprio a lui, lettori, il primo romanzo della Mazzantini che mi sono ritrovata a leggere all'età di 17 anni. Un libro che mi ha emozionata e scossa nel profondo, in cui ho potuto assaporare il modo di scrittura "maschile" della scrittrice e capire quanto sia davvero brava ad entrare nella mente di un uomo.

Per questo capolavoro consiglio anche la visione dell'omonimo film del 2004, diretto da Sergio Castellitto, la cui protagonista femminile è interpretata da Penelope Cruz.

La storia è questa: la figlia di quindici anni del protagonista ha un incidente in motorino e viene portata di corsa all'ospedale, dove suo padre lavora come chirurgo. Timoteo apprende che la ragazza deve essere operata d'urgenza alla testa ed è in pericolo di vita. Timoteo, naturalmente, si rifiuta di operarla e affida il tutto ad un collega fidato. Mentre è in sala d'attesa mentre sua figlia lotta tra la vita e la morte, Timoteo ripercorre mentalmente la sua storia, immaginando di raccontare alla figlia di una sua relazione amorosa, una relazione clandestina, squallida, distruttiva, forte e allo stesso tempo vera, con una donna di nome Italia, un'emarginata dalla società, che vive in condizioni economiche indigenti e del suo parallelo matrimonio con Elsa, da cui poi ha avuto la figlia di nome Angela.

Questo romanzo è tutto incentrato sulla mente e sulle sensazioni del protagonista e per questo è scritto in prima persona.

Negli eventi che scorrono vediamo cadere la maschera di fermezza e cinismo nella quale Timoteo si è sempre trincerato, rivelandoci un uomo, un padre, distrutto dal dolore.

Le tematiche pesanti trattate in questo romanzo sono l'aborto e lo stupro e devo avvisarvi che, purtroppo, sono tematiche che incidono in maniera fondamentale l'andamento della trama, il tutto contornato dal rapporto genitori-figli, in particolare quello tra Timoteo e Angela e la tematica del matrimonio.

Un libro, questo, che vi farà emozionare come non mai.


"Lei era in quel taglio. Il sangue che temevo era il suo, così come avevo temuto il suo amore. Lei c'era già. Chi ti ama c'è sempre, Angela, c'è prima di conoscerti, c'è prima di te."


Bene, carissimi lettori, la classifica si conclude qui. Spero che vi sia piaciuta e sopratutto spero di non avervi fatto piangere troppo. A breve farò un sondaggio sul mio profilo Instagram dove vi chiederò se vorreste la recensione più approfondita di uno di questi cinque libri.

Vi invito a lasciarmi un like o un commento, a seguire il mio profilo ilgiardinodiselene_blog per rimanere sempre aggiornati e a dare un'occhiata al sito Magazy.it dove pubblico i miei articoli. Vi ringrazio davvero di cuore per aver letto fin qui, vi mando un grosso bacio e...alla prossima!


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